Una chiacchierata sul glorioso passato delle Aquile con uno scambio di idee su come costruire un futuro all’altezza del blasone dei giallorossi. Si può sintetizzare così l’incontro che, ieri sera, il direttore generale Diego Foresti e il direttore sportivo Massimo Cerri hanno avuto con il giocatore senza dubbio più rappresentativo della storia del Catanzaro, Massimo Palanca. In città per trascorrere qualche giorno di vacanza, “Orey” ha sottolineato la passione e l’amore verso la squadra che la tifoseria ha sempre manifestato, anche nei momenti più complicati dal punto di vista dei risultati sportivi. “Questa è una città che vive di calcio sette giorni su sette. E nonostante le vicissitudini non proprio esaltanti degli ultimi vent’anni – ha detto – l’attaccamento ai colori non è mai venuto meno. Sono certo che con questa nuova strutturazione societaria gli sforzi della famiglia Noto potranno essere ripagati, regalando ai tifosi le gioie che meritano”.
“Parlare con Massimo Palanca – ha affermato dal canto suo il dg Foresti – significa confrontarsi con un’icona del calcio italiano. Dalle sue parole traspare un immenso amore per la maglia giallorossa e per la città alla quale è rimasto profondamente legato. A lui ho illustrato la nostra idea di fare calcio, basata su un forte senso di appartenenza che dovrà caratterizzare ogni giocatore che scenderà in campo agli ordini di mister Calabro”.
“Abbiamo tra l’altro condiviso l’importanza del settore giovanile – ha aggiunto il ds Cerri – che costituisce la vera ricchezza di una società calcistica”.
I direttori hanno infine invitato Palanca, non appena ne avrà la possibilità, ad assistere nel “suo” “Ceravolo” a qualche gara del Catanzaro: “Per noi sarà un onore – hanno concluso – averlo ospite al nostro fianco”.