Ad attendere l’Avellino domani al Ceravolo sarà “una squadra motivata, consapevole di dover disputare una partita più importante per la classifica di quella contro la Ternana”, spiega il tecnico giallorosso Antonio Calabro. Una vittoria quella arrivata sabato contro la capolista “che per noi è valsa tra punti, tutto il resto è stato importante per le statistiche, per i giornali, per i social, ma a noi ha interessato poco. Fare un’ottima prestazione e ottenere i tre punti – aggiunge il tecnico – domani avrà per noi più valore in ottica campionato”.
L’entusiasmo dell’ambiente dopo il ko inflitto alla Ternana dei record non toglie concentrazione alla squadra: “Non è stato necessario fare il pompiere – ha detto Calabro – perché la squadra è composta da gente esperta che ha già vissuto queste situazioni. Il giorno dopo ci siamo chiusi nello spogliatoio senza farci condizionare dall’ambiente esterno, il nostro obiettivo è quello di essere sempre equilibrati e superare la prova del campo con un avversario che attualmente esprime valori superiori a quelli della Ternana, con otto vittorie e 2 pareggi nelle ultime 10 partite, 26 punti complessivi – una media di 2,6 a partita – soltanto due gol subiti. E’ una squadra che ha i suoi punti di forza nella compattezza e nella capacità di portare dalla propria parte gli episodi favorevoli. Una squadra che sa soffrire per colpire al momento opportuno”.
Domani Calabro non potrà contare sugli squalificati Martinelli e Di Massimo: “Sono assenze pesanti, ma certamente chi sarà chiamato in causa si metterà in mostra e non farà rimpiangere le assenze. Per sostituire Martinelli abbiamo più soluzioni, mentre non abbiamo calciatori con le stesse caratteristiche di Di Massimo. L’importante è però che la squadra non perda il suo dna, la sua fisionomia”.
A chi evidenzia un cambio di passo della squadra nelle ultime gare e recrimina sulle occasioni perse per migliorare ulteriormente la classifica, Calabro risponde che la squadra ha sempre espresso ciò che poteva: “Eravamo già terzi alla fine del girone d’andata, e i punti non sono caduti dal cielo. Penso che questa squadra stia facendo un grande campionato, e fin dall’inizio abbiamo fatto prestazioni importanti, posso citare la gara di andata al Partenio, il Teramo in casa. Non ci è stato regalato nulla, ed in un campionato le battute di arresto sono fisiologiche. E’ vero che dalla partita di Palermo abbiamo messo a punto delle modifiche tattiche che hanno agevolato le prestazioni dei giocatori in campo. Ci ha dato dei benefici far giocare Carlini più vicino alla porta avversaria, dandogli meno mansioni difensive e facendogli ricoprire meno campo, affidando questi compiti a Di Massimo che è un giocatore più giovane e più qualità di corsa. Ma non si può parlare di una svolta. Stiamo facendo un campionato importante, anche se c’è sempre qualcosa da migliorare in generale”.
La sfida per Calabro sarà anche quella con un grande ex giallorosso, il tecnico Piero Braglia: “Con Braglia ho un rapporto speciale – dice Calabro – è un ottimo allenatore, ma lo apprezzo tanto sotto il profilo umano. L’ho seguito da vicino quando allenava a Lecce e io a Francavilla in serie D. Mi piace ricordare un episodio: eravamo in un momento particolare della stagione, a fine campionato, venivamo da ottime prestazioni ma dopo quattro pareggi consecutivi il Taranto, secondo in classifica, si stava avvicinando. Lo andai a trovare, e fu gentile a farmi seguire l’allenamento del Lecce, in un campo vicino a casa mia, e mi diede dei suggerimenti che in quel momento furono davvero importanti. Gli sono sempre grato per quello che ha fatto in quel momento, mi ha dimostrato di essere un uomo di grande spessore. Dal punto di vista professionale parlano i numeri”.