Finalmente si torna in campo. Scatta l’ora dei play-off per il Catanzaro che domani a Gorgonzola affronterà l’Albinoleffe nella gara d’andata dei quarti. Un momento che, rivela il tecnico giallorosso Antonio Calabro, “abbiamo aspettato per troppo tempo, ma con serenità e consapevolezza”. Una serenità accompagnata dall’emozione suscitata dall’incitamento dei tifosi a Giovino. “Dopo l’allenamento ne abbiamo parlato e tutti abbiamo avuto la stessa sensazione, abbiamo avuto i brividi. Per me è stato inevitabile pensare al percorso fatto fino ad oggi. Quando siamo arrivati abbiamo iniziato a lavorare tra lo scetticismo generale, non solo della piazza, ma anche di qualche calciatore che voleva fortemente fare altre esperienze pensando di avere la sicurezza di vincere. E quando dopo 11 mesi di duro lavoro vedi questo entusiasmo vuol dire che il percorso fatto e il lavoro hanno prodotto risultati, non solo sul campo ma soprattutto nell’ambiente. Questo per me, considerando la grande passione della piazza di Catanzaro, era il primo obiettivo da raggiungere, forse più dei risultati stessi”. Un entusiasmo generato soprattutto dalla capacità del gruppo di tirar fuori ancora più cattiveria e determinazione quando le sfide si sono fatte più difficili. Ora i play-off, che rappresentano il più grande tabu della piazza: “Ci siamo detti che inizia un nuovo percorso. Per noi è una Champions che inizia dai quarti, e vogliamo essere protagonisti. Ma ci siamo detti che a vincere sarà solo una. Il Catanzaro quest’anno ha vinto tante partite, i ragazzi sanno perché le hanno vinte. La strada la conoscono, tocca a loro percorrerla”. Il Catanzaro parte favorito nel doppio confronto, ma se questo è un bene o un male, dice Calabro, “lo vedremo solo alla fine della gara di ritorno. So solo che ci sarà come al solito da buttare il cuore oltre l’ostacolo”. Nessuna strategia sull’approccio ad una sfida che durerà 180 minuti: “Questa è una squadra che non deve pensare, solo andare forte”. Le Aquile ferme per un mese hanno avuto la possibilità di recuperare le forze e prepararsi alla fase finale, ma l’Albinoleffe arriva al confronto rodato e carico di fiducia: “Ripeto, solo alla fine dei 180 minuti potremo dire se giocare o fermarsi sarà stato o meno un fattore determinante. L’esperienza di chi ci ha preceduti, e anche quanto avvenuto nel play-off di B, ci dice che al primo impatto tutti hanno avuto difficoltà”. Catanzaro al completo, fatta eccezione per l’infortunato Risolo e qualche problema per Corapi che negli ultimi due giorni ha avuto dei contrattempi al ginocchio. Di fronte una squadra da non sottovalutare: “Il loro capocannoniere ha fatto 15 goal, di cui 13 in trasferta. L’Albinoleffe è l’unica squadra, insieme al Catanzaro, ad aver battuto nella stagione regolare la Ternana 1-2 in Coppa Italia. Hanno giocatori affiatati, che giocano insieme da 3 o 4 anni, e hanno entusiasmo per aver passato il turno contro il Modena, una delle maggiori pretendenti al salto di categoria. Sicuramente hanno meno da perdere rispetto a noi, e questo basta per capire le difficoltà che incontreremo”.