Nella storia del Catanzaro calcio e della città di Catanzaro, il campionato di serie B 1970-71 è quello più affascinante ed emozionante, che si conclude il 27 Giugno del 1971, esattamente 50 anni fa, con una fantastica promozione in serie A. Una promozione che vede coinvolta un’intera regione, se non l’intero meridione visto che il Catanzaro diventerà l’unica formazione partecipante nel massimo campionato da Napoli in giù.

E’ l’11° campionato consecutivo in serie B e il presidente Nicola Ceravolo è voglioso di raggiungere un traguardo che fino a quel momento gli ha dato la soddisfazione della finale di Coppa Italia del 1966. Chiama in panchina Gianni Seghedoni, a cui affida una rosa quasi completamente confermata rispetto al campionato precedente, aggiungendo due pedine “calabresi”, Alfredo Ciannameo e Angelo Mammì. Proprio quest’ultimo sarà decisivo risultando il miglior marcatore della rosa giallorossa.

Il campionato parte subito bene con 3 vittorie consecutive che vede le Aquile occupare il primo posto ma alla fine del girone d’andata, il Catanzaro si trova al 7° posto in classifica. Il 14 Marzo è in programma il derby tra Catanzaro e Reggina che per motivi di ordine pubblico viene rinviato. Ci troviamo in pieno periodo dei “moti di Reggio”, scoppiati per via della decisione di assegnare il capuologo di Regione proprio a Catanzaro. Così viene deciso che l’incontro debba svolgersi in campo neutro, designando Firenze come arena dello scontro, ad esattamente due giornate dalla fine del campionato. Vincere significa agguantare il terzo posto e portarsi a due lunghezze dalIa capolista Mantova. I giallorossi sono seguiti in massa, ma nonostante la vicinanza dei propri tifosi non vanno oltre il pareggio. Si arriva così all’ultima giornata di campionato, in cui grazie ad una vittoria sul Brescia per 2-0, si scavalcano le rondinelle e ci si piazza al secondo posto a pari punti con Bari e Atalanta. Si va agli spareggi.

Il primo incontro vede di fronte Atalanta e Bari giocata a Bologna, con i bergamaschi che hanno la meglio sui baresi ma che comunque si vedono concedere la vittoria per 2-0 a tavolino per via degli incidenti provocati dai tifosi pugliesi.

Tre giorni dopo, sempre a Bologna, il Catanzaro affronta l’Atalanta che complice un gol di Maggioni all’88’ minuto, lo vede arrendersi e a rimandare la promozione.

Così si arriva al 27 Giugno. In campo neutro a Napoli va di scena l’ultimo atto prima della gloria. Parte bene il Bari che tende a fare la partita ma al minuto 80 il San Paolo diventa una polveriera. Gori sulla sinistra triangola con Braca, entra in area di rigore e di destro pennella un arcobaleno su cui si fionda un Angelo, di nome e di fatto, che di testa insacca in rete, mandando in estasi un’intera popolazione. Grazie a Mammì il Catanzaro è nell’olimpo del calcio italiano. Rimarrà per sempre impresso negli occhi dei tifosi giallorossi il titolo di copertina che il Corriere dello Sport dedica all’evento “il Catanzaro in serie A, Evviva la Calabria”.

Contributo del Museo del Catanzaro calcio

Foto © Foto Lux Carlostella