Circa 250 presenze in carriera tra serie A e serie B, 68 reti nelle due categorie, l’attaccante Andrea La Mantia arriva sui tre colli «con la voglia di mettermi in gioco in un contesto importante, una squadra forte, una piazza calda», ma soprattutto evidenziando «il legame che ho con la città essendo mia moglie di Catanzaro e quindi anche i miei figli per metà catanzaresi». «Sono contento di essere qui – dice nella prima intervista sui canali ufficiali del club giallorosso – e spero di dare una mano importante a questa squadra». Ha scelto la maglia numero 19 per il suo primo contatto con il “Ceravolo” nella sfida vittoriosa contro la Carrarese. «Sono contento dell’accoglienza che ho avuto allo stadio, tanti bambini mi hanno chiesto una foto, è stata una cosa molto bella, soprattutto l’impatto di una tifoseria così bella e calorosa». C’è già feeling con i compagni di squadra: «È un gruppo in cui ci siamo tanti ragazzi nuovi, insieme ad un nucleo storico molto unito che ci ha fatto subito sentire a casa. Conoscevo già Petriccione e Pontisso ma anche altri compagni, si respira un’aria bella e positiva e questo ci può solo aiutare». La Mantia arricchisce il reparto avanzato a disposizione di mister Caserta: «Sono venuto a completare un reparto già molto forte, la concorrenza è tanta, ma l’importante è dare tutti il massimo per raggiungere l’obiettivo comune e arrivare il più in alto possibile, giocandoci questo campionato alla grande». A dare ulteriori motivazioni a La Mantia, anche il tipo di gioco proposto dal tecnico: «Un calcio molto propositivo, si punta a giocare la palla e portarla agli attaccanti. E’ un ottimo punto di partenza per affrontare le partite e il campionato». «Un campionato ogni anno più difficile» quello di serie B per La Mantia, «ma abbiamo una squadra costruita bene, con tanti giocatori per ogni reparto, e questo ci aiuterà ad affrontarlo al meglio». Chiudendo la sua presentazione, La Mantia ha ringraziato i tifosi per l’accoglienza: «A loro dico che cercherò di dare sempre tutto per questa maglia e per questa città».