Catanzaro e Vibonese entreranno in campo domenica al Ceravolo indossando la maglietta ufficiale della Ragi Onlus #iosonodemente, che accompagna tutta la campagna per la raccolta fondi della CasaPaese per demenze di Cicala. L’iniziativa di solidarietà è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra l’Us Catanzaro e l’associazione guidata da Elena Sodano che si prende cura delle persone con demenze con un approccio innovativo, basato sulle relazioni, sulla socialità e sull’umanizzazione delle cure.
“Decidere di far scendere in campo le due squadre indossando la maglietta #iosonodemente significa sposare con convinzione una causa umana, dare possibilità di vita a persone con demenze la cui voce è spesso silenziata, normalizzare inoltre una malattia per ridare dignità a persone stigmatizzate e annullate”, commenta Elena Sodano, secondo cui “il confronto sportivo è senza dubbio uno dei canali più importanti di risonanza. Un linguaggio universale che accomuna e coinvolge tutti verso un unico obiettivo. Per tale motivo non posso che essere grata al presidente dell’Us Catanzaro, ing. Floriano Noto, per averci donato una delle vetrine più importanti della città, ossia lo Stadio Ceravolo, in occasione del derby che si disputerà tra il Catanzaro e la Vibonese, per sensibilizzare le due tifoserie su un tema fondamentale come le demenze. Una patologia che nella sola Calabria riguarda oltre 41 mila persone, mentre sono in aumento le demenze ad esordio giovanile”.
Elena Sodano ha consegnato le magliette con cui i calciatori entreranno in campo al Direttore Generale Diego Foresti, che si è complimentato con l’associazione per il lavoro che sta svolgendo, del cui straordinario valore sociale si sono occupati anche i media nazionali, e ha manifestato la volontà del club giallorosso di dare sostegno, con l’iniziativa promozionale, al progetto della CasaPaese, che sta creando intorno a sé una meravigliosa ondata di umanità da ogni parte d’Italia. “Il progetto della CasaPaese – ha concluso Elena Sodano – non è soltanto un’idea progettuale, ma è principalmente un pensiero che sente la necessità di invertire gli stigmi distorti che da troppo tempo schiacciano l’identità delle persone con demenza. E sono proprio questi pregiudizi che occorre abbattere con convinzione perché hanno impatti drammatici sulla vita di migliaia di famiglie. Per cui grazie al Presidente Noto che ci ha permesso di unire le forze per far cadere un sistema errato di credenze sulle persone che convivono con una forma di demenza”.
Elena Sodano ha quindi illustrato il progetto della Casa Paese: “Sarà un luogo in cui, grazie alla presenza di operatori formati, le persone con demenza saranno accompagnati nella prosecuzione del loro progetto di vita favorendo relazioni umane, gesti e aspirazioni, pensieri, emozioni, abitudini espresse in quel reale che è stata la loro esistenza. L’obiettivo è quello di trasformare una Comunità Alloggio di 900 metri quadrati in una vera Casa di tipo residenziale specifica per 16 persone con malattia di Alzheimer o altre demenze, che vivranno in un vero e proprio paese. Uno spazio fisico sicuro e protetto che nascerà all’interno del Borgo Amico delle Demenze di Cicala, trasformando l’ambiente in uno spazio di cura accogliente, in cui le persone con fragilità cognitiva possano esprimere in tutta sicurezza e senza giudizio alcuno la propria identità nella concreta relazione con gli altri. L’ambiente non avrà nulla di istituzionalizzante. I corridoi, ad esempio, saranno vissuti come uno spaccato di strada di un vero paese, con le varie attività che normalmente si svolgono in un piccolo Borgo con fiorai, fruttivendoli, bar, edicole, cinema e tanto altro”.