La Primavera di mister Giulio Spader non riesce a bissare il successo maturato ad Avellino per 2-4. Arriva quindi la seconda sconfitta consecutiva tra le mura amiche e ancora una volta di misura. Il Bari di Giampaolo ha dimostrato di essere una squadra granitica e che in questo campionato può dire assolutamente la sua. La gara per i giovani giallorossi inizia subito in salita, infatti, al 2′ Rizzi è bravo ad approfittarne della prima occasione utile della gara per batte, a tu per tu, Gualtieri. All’ 11 la retroguardia ospite salva sulla linea un tiro di Russi. Gli aquilotti cercano quindi di riorganizzarsi, ma al 20′ Megna atterra Caladarulo, l’arbitro concede la massima punizione e alla battuta si presenta Lops che si fa ipnotizzare. Quattro minuti più tardi arriva un’altra chance per i padroni di casa: Nacci sbaglia in uscita, recupera palla Russi, ma solo davanti al portiere manda fuori. Passa un minuto e Morelli viene atterrato all’ interno dell’ aria di rigore, ma il direttore di gara lascia proseguire tra le proteste dei locali. Si va al riposo quindi con i pugliesi in vantaggio e al 6′ della ripresa, sugli sviluppi di un angolo battuto da Lops, Dachille ne approfitta e di testa raddoppia per la gioia dei suoi compagni. Al quarto d’ora Mirante lancia all’ interno dell’ aria di rigore Maltese, l’estremo difensore ospite commette fallo, l’arbitro concede il penalty che Belpanno trasforma. Il Catanzaro nei restanti minuti di gioco cerca in tutti modi possibili di agguantare il match; al 49′ l’occasione è ghiotta per Tedesco che però manda fuori. Dopodiché nulla più si può per evitare la sconfitta contro un Bari ben schierato in campo.